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31 Maggio 2011
VINO: NELLA VILLA DEI MALASPINA LA “VETRINAVINI APUOLUNENSE”, APERTA LA FASE DI ADESIONI AL PROGETTO DEI PIANI INTEGRATI DI FILIERA

Recuperare la Villa Malaspina di Caniparola per creare, al suo interno, la “Vetrinavini apuolunense”. L’idea, e l’obiettivo del Comune di Fosdinovo insieme alla Provincia di Massa Carrara, al Consorzio di Tutela e ai produttori, è quello di realizzare una show room stabile dove esporre e vendere le produzioni vitivinicole del Candia Doc e dei Colli di Luni, creando così un legame ancora più marcato con il territorio e con i suoi luoghi simbolo.
L’opportunità per i produttori vitivinicoli del comprensorio apuo-lunigianesi potrebbe essere offerta dal Bando della Regione Toscana relativo ai Progetti Integrati di Filiera, o meglio conosciuti con l’acronimo di Pif, che mette a disposizione importanti risorse del Piano di Sviluppo Rurale premiando progetti che collegano e valorizzano al meglio le fasi della filiera legate alla produzione e alla commercializzazione, in questo particolare caso, dei vini di qualità locali.
Un progetto che nasce da una precisa volontà e necessità dei produttori di vino, e che il Comune di Fosdinovo insieme alla Provincia di Massa Carrara e al Consorzio di Tutela Vino Candia hanno raccolto, dopo aver verificato le condizioni e le disponibilità, con lo scopo ora di elaborare una proposta progettuale utile a partecipare al Bando della Regione Toscana.
L’obiettivo dichiarato del progetto – spiega il Consorzio di Tutela del Candia che sta raccogliendo le adesioni - è quello di consentire una migliore visibilità delle piccole produzioni del territorio, un più forte legame tra produzione e area geografica di appartenenza e un migliore apprezzamento economico del vino prodotto. La Villa Malaspina, con il suo valore architettonico e culturale, potrà diventare – questa è l’intenzione - un punto di riferimento, per tutti i produttori locali, accrescendo le opportunità di contatto con operatori commerciali ma anche luogo di informazione e orientamento per appassionati. La partecipazione delle imprese aderenti al progetto si realizza con l’impegno – analizza ancora - da un lato a realizzare investimenti coerenti al raggiungimento degli obiettivi finali e dall’altro ad assicurare il conferimento di una quota di prodotto tale da soddisfare, in termini di varietà e di quantità concordate, la rappresentatività di tutte le esperienze e le specificità presenti sul territorio. Le modalità introdotte innovativamente dal Pif rappresentano una concreta opportunità di uscire da una logica esclusivamente aziendale che sino ad oggi ha guidato gli investimenti e le strategie imprenditoriali, per approdare ad una più organica progettualità sul territorio che vada a perseguire obiettivi comuni condivisi, accorciando la filiera ma soprattutto  aumentandone l’efficienza. Il Piano Integrato di Filiera richiede un numero minimo di 15 soggetti aderenti, di cui almeno 5 partecipanti diretti, ed un importo di spese ammissibili superiore a  500.000  euro (per la filiera vitivinicola).

Per informazioni contattare lo Studio Tecnico Associato Almagricola allo 0585-857996.

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