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10 Febbraio 2022
VINO: INVENTORE NUTRISCORE VUOLE BOLLINO NERO PER IL CANDIA DOC, PER COLDIRETTI E CONSORZIO TUTELA E’ PROPOSTA ASSURDA

Una proposta assurda, discriminatoria e dannosa. Così Coldiretti Massa Carrara e Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc “bollano” la proposta di uno degli ideatori del sistema Nutriscore, Serge Hercberg di aggiungere alla serie di colori e lettere una F con cui bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute. Dopo il vino annacquato e le etichette allarmistiche come per le sigarette, ecco un’altra “idea” che fa balzare sulla sedia i viticoltori apuani pronti a dare battaglia. “E’ l’ennesimo tentativo da parte dell’Europa di destabilizzare un settore importante per il nostro paese, la nostra regione e per il nostro territorio che può vantare il primato della viticoltura eroica toscana oltre a una serie di vitigni autoctoni ed esperienze imprenditoriali di successo. – commenta Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara - Il sistema a semaforo, che l’Europa vorrebbe introdurre, è fuorviante, ed incompleto per il consumatore, dannoso per le imprese e per la prima volta nella storia mette in discussioni i principi della dieta mediterranea che anche recentemente è stata eletta la migliore al mondo, la più salutare; una dieta che si fonda proprio sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti. E’ evidente la totale incoerenza di queste due visioni”.

Coldiretti ritiene infatti improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino. “In pratica, con questo sistema folle, una bottiglia di vino potrebbe essere assimilata ad un superalcolico quando è evidente a tutti l’incongruenza di questa assimilazione. La Vodka che ha 90 gradi quale bollino dovrebbe avere allora? – commenta Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela – L’ideatore di questa proposta semplifica l’approccio ad uno stile di vita alimentare, che comprende un bel bicchiere di vino, e che la storia ha dimostrato essere il migliore al mondo. E’ semplicemente un inganno. E’ chiaro a tutti che il consumo dell’alcol, in generale, deve essere responsabile e misurato, così come per qualsiasi altro prodotto ma è altrettanto chiaro che siamo di fronte al tentativo di spostare i consumatori su altri prodotti. Magari la birra o altri bevande? In ogni caso saremo pronti, se ci sarà bisogno, a fare sentire anche la voce del nostro piccolo consorzio di tutela.

Sullo sfondo, in verità, c’è la carne sintetica, che Coldiretti ha duramente contestato anche recentemente, proprio in Toscana, con una iniziativa a tutela delle stalle e della bistecca fiorentina simbolo del Made in Tuscany . Ma non solo. L'attacco al vino arriva alla vigilia della revisione del regolamento di ripartizione dei fondi Ue della promozione dei prossimi anni che rischia di prevedere tagli dei fondi destinati propria al vino oltre che alla carne, ai salumi e alla birra. “Dietro questo schema – spiega La Ferrari - c’è una precisa strategia delle multinazionali che vorrebbero sostituire il cibo naturale con quello sintetico. Ribalteremo i banchi in Europa per contrastare l’idiota meccanismo dell’etichetta a semaforo”.

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