63 Views

24 Settembre 2013
UNGULATI: EMERGENZA IN 10 COMUNI, COLDIRETTI CHIEDE ABBATTIMENTI STRAORDINARI

Emergenza ungulati in 10 comuni: Coldiretti chiede abbattimenti straordinari per arrestare la furia di cinghiali e caprioli artefici di una serie interminabile di attacchi e devastazioni nelle ultime settimane complice anche il periodo “felice” per alcune coltivazioni come l’uva e particolari frutti. Decine i raid segnalati dagli agricoltori e da Coldiretti che in queste ore ha provveduto ad inviare una lettera alla Provincia di Massa Carrara e per conoscenza all’Ambito Territoriale di Caccia 13 con la richiesta di attivare “tempestivamente” gli interventi così come previsto dall’ex articolo 37 della legge regionale 3/94 con cui si possono autorizzare prelevamenti eccezionali di fronte a casi di danneggiamento seriali ad opera degli ungulati. “Una situazione non più sostenibile e tollerabile – la definisce Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – che sta mettendo a serio rischio molte coltivazioni di stagione come le viti, gli ulivi e i frutteti che sono in una fase decisiva e alla vigilia del raccolto”. Per non parlare delle aziende che coltivano gli ortaggi e dei tanti hobbisti costretti ad abbandonare le coltivazioni a causa della mancata produzione dei terreni. Interessati un po’ tutti i comuni della Lunigiana e le colline del Candia, a Massa. La presenza di danni alle produzioni sono state rilevate a Comano (frazione di Montale, La Greta, Cattognano nelle vicinanze del cimitero), Licciana Nardi (Varano, Sopra a Ripola, Tavernelle, Cuccarello, Bastia), Aulla (Bigliolo vicino alla Chiesa, Bondola e Vecchietto), Podenzana (Serracanda), Pontremoli (Costa Santa Caterina e Ceretoli), Mulazzo (Castevoli Bergondola), Fivizzano (Gassano, Groppoli di Gassano, Moncigoli, Agnino, Magliano, Cerignano, Piano di Collecchia), Fosdinovo (Paghezzana, Giucano) e Massa (colline del Candia). “Evidentemente – sottolinea Tongiani – il piano di prelevamento non è stato sufficiente per limitare la popolazione di cinghiali presenti che restano la specie più numerosa e più dannosa per l’agricoltura in particolare nelle zone marginali, limitrofe a boschi e parchi. La pressione venatoria va assolutamente rivista perché di questo passo gli ungulati prenderanno il posto dell’agricoltura. Ci scacceranno dalle nostre montagne e dalle nostre colline”.
Stando ai dati forniti dalla Regione sono 350mila gli ungulati presenti in Toscana tra cinghiali, caprioli, storni e mufloni che costano, in termini di danni, 1milione 700mila euro di danni, per il 70% imputabili alle scorribande dei cinghiali che da soli rappresentano la metà della popolazione totale di ungulati. Di questi – secondo Coldiretti – solo 1 su 3 viene denunciato: “Nelle nostre campagne il totale dei danni patiti dalle produzioni agricole in campo e dalle opere approntate sui terreni agricoli (serre, opere per la regimazione etc) sono stati almeno tre volte superiori rispetto a quelli certificati – fa sapere Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti. Tra il dato certificato e quello effettivamente subito ma non denunciato, esiste un divario enorme che manipola la realtà del problema”. I recinti sono una valida soluzione ma a volte limitata come dimostrati i numerosi “attacchi” delle ultime settimane: “Non sempre sono uno strumento efficace; – analizza ancora Ciarrocchi – purtroppo in diverse situazioni i caprioli hanno sfondato i recenti e mangiato i frutti così come i cinghiali. La presenza della fauna è un elemento importante anche per l’agricoltura ma non quando diventa una catastrofe. Bisogna prelevare di più”. Coldiretti confida ora nella celerità dei prelevamenti straordinari. “Fate presto – conclude Tongiani – o le aziende avranno danni per decine di migliaia di euro”.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi