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21 Aprile 2021
Turismo: green pass vaccinale vale 230 mila presenze estive a Massa Carrara, per 2 turisti su 3 la Lunigiana è la meta preferita

Il green pass vaccinale che consente gli spostamenti tra paesi dell’Unione Europea salva l’estate degli stranieri in vacanza che vale circa 230 mila presenze per il sistema turistico della provincia di Massa Carrara tra Riviera Apuana e Lunigiana. A dirlo è Coldiretti Massa Carrara in riferimento all’annuncio del commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton sul fatto che il sistema operativo del pass sarà pronto il 1 giugno.

“La loro assenza ha pesato enormemente sul nostro turismo e su tutta la filiera. – analizza Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Ciascun turista straniero spende mediamente 113 euro circa al giorno: si fa presto quindi a comprendere la portata della loro mancanza per le strutture e per il territorio. Per la sola Lunigiana, e per i soli agriturismi e più in generale strutture extra alberghiere, parliamo di 30-35 mila presenze in meno su circa 100 mila totali. Su 15 mila arrivi complessivi poco più di 9 mila turisti stranieri scelgono una struttura diversa dall’hotel come uno dei cento agriturismi Terranostra, B&B e casa vacanze. Si tratta un vuoto pesante concentrato principalmente nel periodo da giugno a settembre che purtroppo non è stato compensato dalla svolta vacanziera patriottica degli italiani”.

Ad essere avvantaggiate dall’introduzione del pass vaccinale saranno soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli agriturismi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti. “E’ importante – prosegue la Ferrari - che con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere si proceda anche alla ripartenza delle attività di ristorazione a pranzo e cena, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il cibo infatti – conclude il presidente di Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.

 

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