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9 Luglio 2020
Turismo: Fase 3, per agriturismi lunigianesi primi segnali di ripresa

Ponte del 2 giugno un po' sotto tono. Il primo test dopo il lockdown è andato come previsto con molte presenze in meno rispetto ad un anno fa, ma del resto, e gli operatori lo sanno bene, il ritorno alla normalità sarà graduale. Tornano le scampagnate nel verde, ma con attenzione. Almeno per ora. Per le 95 strutture agrituristiche della provincia di Massa Carrara, il 90% localizzate in Lunigiana, c'è grande attesa.

La ripresa procede a rilento anche per il turismo nelle campagne con più difficoltà per l’offerta di alloggio mentre l’attività di ristorazione sta riprendendo, visto che gli agriturismi spesso situati in ampie zone della campagna, in strutture familiari e con ampi spazi all’aperto, luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Ed è questo il messaggio che Coldiretti Massa Carrara vuole far passare. “Le vacanze in agriturismo sono le più sicure, prima ed ancora più oggi, ed in Lunigiana, come nel resto della Toscana, turismo rurale significa ospitalità, buon cibo, tipicità, paesaggi e vita all’aria aperta insieme a sostenibilità e relax. E’ una stagione ancora piena di incognite – commenta Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – non solo per la Lunigiana ma per tutto il sistema. Insieme agli stranieri, oggi mancano anche gli italiani che rappresentano una buona fetta del nostro mercato di riferimento soprattutto per le strutture che sono specializzate nella ristorazione e puntano sul binomio agriturismo ed alloggio. Qualche segnale, almeno in questo prima parte per la parte della ristorazione a km zero, si è visto in questo weekend. Vogliamo e dobbiamo essere ottimisti”. Secondo Coldiretti la vacanza in agriturismo è la soluzione più sicura perché si vive all’aria aperta, in spazi ampissimi dove non esiste alcun rischio di assembramento. “La qualità della vacanza è intatta rispetto al periodo per Covid. L’elemento che in questo momento fa la differenza – spiega ancora la Ferrari - è emotivo. Non tutte le aziende sono aperte perché alcune cose sono ancora da chiarire a livello di protocolli anticontagio. Proprio a riguardo avremo un incontro nei prossimi giorni per cercare di rendere omogenea ed uniforma l’applicazione delle linee guida”.

In provincia di Massa Carrara agriturismo significa 95 imprese, quasi 1.040 posti letto, 529 tra camere in struttura o appartamenti e centinaia di posti di lavoro che si moltiplicano lungo tutto l’indotto (fonte Istat). La Lunigiana punta decisa su natura e qualità dell’ospitalità, su genuinità ed accessibilità. “Siamo tutti consapevoli che sarà una stagione diversa rispetto al solito – ammette ancora la Ferrari – ma siamo anche consapevoli delle nostre potenzialità. Oltre a quello sanitario ci saranno, ed è inevitabile, anche altri fattori che modificheranno l’approccio con la programmazione vacanza compreso quello economico e della disponibilità dei giorni di ferie che in molti hanno dovuto consumare durante il lockdown. Se saranno incoraggianti sono sicura che riusciremo a portare un discreto numero di presenze ma per i numeri a cui siamo abituati ne riparleremo il prossimo anno. La campagna è il posto più sicuro per una vacanza perfetta”.

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