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4 Marzo 2010
OGM: LA PATATA DI REGNANO LANCIA LA SFIDA ALLA PATATA BIOTECH

 “Le patate geneticamente modificate? Non ci fanno paura”. Parte dalla Lunigiana, dai produttori della patata di Regnano, una delle produzioni di nicchia della Provincia di Massa Carrara, nel Comune di Fivizzano, la sfida alle patate ogm lanciata dalla Comunità Europea che dopo le pressioni del mondo agricolo, Italia e Coldiretti in prima linea, ha annunciato la storica intenzione di presentare entro l’estate una proposta per far decidere liberamente ai singoli Stati membri se coltivare o meno Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) sul proprio territorio. Una decisione che al momento scongiura il peggio ma che ha fatto saltare sul letto, all’indomani, i produttori storici di Regnano, impensieriti dalla possibilità di una “contaminazione” del mercato, ma consci di avere tra le mani un prodotto “unico e tipico”.
Portavoce della sfida è Mario Battistini, titolare dell’azienda agricola “Prateria di Tea”; una delle realtà che compongono il mosaico dello “Spirito della Montagna”, associazione che raduna insieme aziende legate alle tradizioni tipiche della Lunigiana. La sua produzione varia, a seconda delle stagioni, tra i 700 e 800 quintali. Le patate nascono a mille metri di altezza toccando quasi il cielo. “E’ una scelta penalizzante – spiega Battistini – un male per chi produce patate, ma in generale, per chi fa delle tipicità una risorsa. Sarà fondamentale sensibilizzare il consumatore finale e metterlo al corrente delle diversità tra due tipi di prodotti che stanno agli antipodi: uno sta sul territorio, è coltivato naturalmente, l’altro, è un prodotto di laboratorio. Credo che il consumatore saprà scegliere. Anzi ne sono sicuro”. Le patate di Regnano vengono commercializzate sia attraverso la vendita diretta in azienda, nei mercati di “Campagna Amica” (il venerdì ad Avenza), sia nelle mense scolastiche via rete Cooperativa italiana ristorazione. “Le patate di Regnano sono un prodotto unico nel suo genere. Sono qualcosa di speciale che racchiude tradizione, storia e i segreti della terra di Lunigiana. No, non ci fanno paura le patate geneticamente modificate. Siamo pronti alla sfida a suo di patate”.
Una presa di posizione condivisa dalla Coldiretti Provinciale
che, riprendendo la linea nazionale, ribadisce il no “agli Ogm”. “L’Europa autorizzi pure quello che vuole tanto continueremo a non coltivarli – taglia corto Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – la Provincia di Massa Carrara è orgogliosa della sua biodiversità e di essere una delle capitali toscane per numero di prodotti tipici. Biodiversità significa sacrifici ed investimenti che coinvolgono intere famiglie, spesso generazioni, e paesi come Regnano che si sono trasformati in presidi per le produzioni di nicchia. La nostra posizione è nota a tutti e chiara: Coldiretti dice no agli Ogm”.

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