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17 Novembre 2013
MONTIGNOSO: GLI AGRICOLTORI RICORDANO FEDERICO, FESTA A META’ A MONTIGNOSO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

L’agricoltura festeggia la 63° Giornata del Ringraziamento senza però mai perdere di vista, la cronaca, drammatica delle ultime ore, ed i segnali di un territorio che in più occasioni ha manifestato la sua estrema fragilità. Festa a metà a Montignoso per gli agricoltori di Coldiretti che hanno ricordato, durante la Santa Messa celebrata alla Chiesa San Vito e Modesto, alla Piazza, questa mattina, domenica 17 novembre, la vita spezzata in un fatale e tragico incidente del 16enne Federico Vietina, residente a Montignoso: “è un dramma – ha esordito nel suo intervento Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – che tocca tutta questa comunità, che ci tocca tutti. L’agricoltore fatica tanto, poi arriva una grandinata a rovinare tutto e a spazzare via il lavoro di una vita. Lo stesso, purtroppo, accade nella vita; una famiglia lavora tanto per allevare i figli – ha proseguito con commozione – ma poi arriva una grandinata….Siamo vicini alla famiglia di Federico”.
Dal dolore per la scomparsa di un giovanissimo, al futuro del territorio, ferito, forse curato in maniera non adeguata che sempre più spesso ci ricorda di ascoltarlo e “trattarlo” bene. Nel centro dei pensieri di Coldiretti (info su www.massacarrara.coldiretti.it) il rischio idrogeologico che pende su una spada sulla testa di tutta la provincia e la prossima, importante, fase che dal 30 novembre sancirà la nascita del consorzio di bonifica Toscana Nord 1: “Non vogliamo più avere paura; – ha proseguito – noi, gli agricoltori siamo in corsa perché vogliono avere un ruolo centrale e da protagonisti per il futuro del territorio. Chi, se non noi, che viviamo il territorio ogni giorno e ne conosciamo ogni angolo può gestire con competenza gli interventi di manutenzione. La politica dei cerotti deve finire, serve una prevenzione seria, puntuale ed adeguata”. Coldiretti, che presenterà nei prossimi giorni i suoi candidati, è pronta quindi a correre “per contribuire con lavoro e competenze alla sicurezza di tutti i cittadini che abitano nella provincia apuana”.
A cornice, se pur con toni di rispetto per la comunità montignosina, la festa è scivolata via sulle parole di Don Bernardo sulla “profezia della caduta di Gerusalemme” e del ricordo “dell’impegno quotidiano degli agricoltori che non viene mai meno; abbiamo bisogno di parole – ha detto – ma anche di vedere cose concrete, come questi frutti che voi donato a signore”. Sotto l’altare, per rendere grazia, gli agricoltori hanno portato i frutti del loro lavoro: ortaggi, vino, olio, uova, farine, confetture, piane; tutti i simboli della terra. In prima fila, anche il Sindaco di Montignoso, Narciso Buffoni ed il Direttore Provinciale, Francesco Ciarrocchi oltre ai funzionari, dipendenti di tutta l’organizzazione. Fuori, di fronte all’ingresso della Chiesa, i trattori dei contadini della comunità insieme ai cavalieri hanno aspettato la benedizione del parroco prima di sfilare per le vie del centro in composto silenzio.

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