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5 Novembre 2011
MALTEMPO: KO PRENOTAZIONI PER AGRITURISMI, EFFETTO BOOMERANG PER TURISMO LUNIGIANESE

Ko le prenotazioni negli agriturismi in Lunigiana per il Ponte dei Santi. Già cancellate molti pernottamenti per le prossime settimane mentre sale la preoccupazione tra gli imprenditori agricoli costretti a subire l’effetto boomerang degli eventi alluvionali che hanno colpito duramente l’alta Lunigiana la scorsa settimana. Le tragiche immagini della città di Aulla sommersa nel fango, i militari e volontari al lavoro 24 ore su 24 per riportare un po’ di normalità e il bollettino meteo poco incoraggiante degli ultimi giorni hanno consigliato ai tanti turisti che avevano scelto la Lunigiana per trascorrere il weekend del ponte dei Santi di cancellare le prenotazioni e restare a casa. E così hanno fatto, in molti, anche se gli agriturismi si trovano a decine di chilometri dalle zone colpite e non sono stati interessati da smottamenti e frane. “Ma qui non è successo nulla – conferma Barbara Maffei, giovane imprenditrice e titolare dell’agriturismo Montagna Verde a Apella – eppure sto ricevendo disdette su disdette. Avevo prenotazioni fissate da mesi, gruppi per il ristorante: cancellate. Già il periodo è tradizionalmente difficile, già la Lunigiana non è un prodotto turistico facile: i turisti sono spaventati. C’è panico, paura. Siamo impotenti di fronte a quanto successo”. 
Non solo animali annegati nelle stalle, aziende agricole isolate, smottamenti e frane a complicare un già difficoltoso periodo per l’agricoltura caratterizzato dalla scarsità di alcune produzioni simbolo come il miele, le castagne e l’olio, il maltempo in Lunigiana ha anche un importante volto turistico-ricettivo: “Finita l’emergenza – analizza Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – sarà necessario ricostruire una nuova immagine della Lunigiana. Una Lunigiana sicura ed ospitale: un messaggio che oggi non può essere percepito, in questa fase tragica per il territorio, e che ha gravi ripercussioni sulle attività agrituristico-ricettive di tutta la Lunigiana”. Per Coldiretti la priorità è “riattivare” le vie di collegamento e la viabilità per rendere meno difficile raggiungere le frazioni; un aspetto che facilita una percezione positiva del territorio e meno traumatica. “Irraggiungibile – spiega Tongiani – significa inaccessibile. Anche le zone che in realtà non sono state interessate dall’esondazione del fiume Magra e dal maltempo sono state danneggiate dalla difficoltà di accedervi”.
Da qui la richiesta, agli amministratori locali, ma anche addetti al settore e tour operator, di lanciare messaggi positivi e rassicuranti poiché “c’è un’economia ed un’immagine da tutelare – spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – i fatti accaduti sono gravissimi, la situazione è complicata nelle frazioni colpite, ma è necessario far capire ai turisti che la Lunigiana è ancora viva ed accogliente. Anzi – conclude Ciarrocchi – il turismo può essere un volano per rimettere in moto tutta l’economia della Lunigiana”.
La Selva” si trova a 5 km dal centro di Aulla, “sul cucuzzolo”: “Abbiamo perso 30-40 clienti del ristorante prenotati tra sabato e domenica scorsa – racconta il titolare Eugenio Vannini – ed anche poco fa ne abbiamo ricevute altre. Qualcuno telefona – ammette – chiede informazioni: li rassicuriamo”. A Pontremoli, all’agriturismo “Podere Rottigliana” ottobre-novembre non è mai stato un periodo felice: “Ma non è mai stato infelice come questo – ammette Susanna Savio, la titolare – non ho avuto nessuna prenotazione per i Santi, ne per le settimane future. Per ora tutto tace”.

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