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11 Novembre 2012
MALTEMPO: FRANE NELLE COLLINE DOC, CAMPI, SERRE E STALLE ALLAGATE IN TUTTA LA COSTA, ANNULLATA LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

Smottamenti e frane nelle zone del Candia dove si produce il Doc dei Colli Apuani, campi e serre allagate in tutta la zona di costa a causa delle forti edintense precipitazioni (270 mm in 24 ore, 240 in solo 4 ore) che hanno colpito, ancora una volta duramente, la Provincia di Massa Carrara. Annullata la 62° Giornata del Ringraziamento che avrebbe dovuto tenersi questa mattina Fivizzano. La tradizionale ricorrenza di festa è stata rimandata a causa della situazione di criticità che si è venuta a creare in tutta la Lunigiana, in particolare tra Aulla e Fivizzano, in seguito alla piena del torrente Aulella, in località Serricciolo, che ha provocato il crollo di un ponte sulla Statale del Passo del Cerreto (la strada è chiusa). La Lunigiana, lo ricordiamo, era stata un anno fa già teatro di un evento alluvionale eccezionale (era il 25 ottobre) che aveva provocato ingentissimi danni.

Partita l’azione di monitoraggio di Coldiretti con particolare attenzione alla zona del Candia da due anni tenuta sotto osservazione dopo i fatti del 2010. Le colline erano già state interessate da numerose frane e smottamenti che erano costate la vita a tre persone, e centinaia di migliaia di euro di danni alle imprese vitivinicole. “E’ ancora presto per fare una stima dei danni – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – in queste ore ci stiamo mettendo in contatto con le aziende per avere un quadro più preciso. Servono almeno 24 ore per avere una ricognizione dei danni. Ancora una volta questo territorio paga a caro prezzo il peso di anni di abusi edilizi e di cementificazione selvaggia. La quantità di pioggia scesa in pochissime ore ha reso evidente la fragilità del territorio. Una volta questi eventi non succedevano”. Il primo Sos è arrivato dalle colline del Candia dove le forti piogge hanno reso fragilissimo il terreno portandosi a valle interi terrazzamenti di vigna e contribuendo al già precario equilibrio della zona. Numerose le cantine allagate. “Nel Candia la situazione è di estrema precarietà – analizza ancora – il quadro è ben noto a tutti. In Candia non è sicuro”. 

Critica la situazione nella zona di costa dove sono presenti moltissime aziende che producono ortaggi di stagione. Allagate numerose serre e stalle in conseguenza dell’esondazione dei fossi che non sono riusciti ancora a smaltire l’enorme volume di acqua. Miasmi sono stati avvertiti nella zona del Lavello ed Alteta dove i liquami delle fogne si sono mischiati a pioggia e fango. “Purtroppo – conclude Tongiani – in certe zone i cittadini sono stati lasciati soli, abbandonati al loro destino. Questo è inaccettabile”.

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