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26 Novembre 2012
MALTEMPO/CANDIA: SIT-IN DEI VITICOLTORI SOTTO ILCOMUNE DI MASSA, COLDIRETTI VUOLE PROGETTO RIASSETTO IDROGEOLOGICO PER RISOLVERE PROBLEMA UNA VOLTA PER TUTTE

Niente forconi che ricordano proteste lontane dagli obiettivi e dalle intenzioni che muovo la protesta. Solo vanghe, zappe, utensili e attrezzi indispensabili per chi fatica ogni giorno tra campi e vigne. Il mondo agricolo scende in piazza. Era da un pezzo che non lo faceva. L’ultima volta è stato nel novembre 2010: quella volta una delegazione di imprenditori agricoli andò direttamente dal Prefetto con gli stivali in segno di protesta. Si parlava già di allagamenti e regimi idrogeologici saltati nella zona di costa. A distanza di due anni la situazione è più o meno la stessa, se non addirittura peggiorata nel versante della viticoltura eroica. L’ultima alluvione ha prodotto circa 18 milioni di euro di danni all’agricoltura.
 
Accadrà mercoledì 28 novembre (ritrovo previsto intorno alle 10) quando una delegazione di agricoltori si ritroverà sotto il Comune di Massa per presidiare pacificamente l’atrio di Palazzo Civico, incontrare i capi gruppo di Consiglio Comunale e presentare un ordine del giorno per aprire una nuova fase sulla gestione dell’emergenza del territorio. Gli agricoltori di Coldiretti insieme ai viticoltori iscritti al Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc chiederanno la “soppressione” delle ordinanze di messa in sicurezza che gravano sulle teste di 360 famiglie nella sola zona del Candia. Le ordinanze erano già state prorogate al 31 dicembre di quest’anno proprio grazie al pressing di Coldiretti. Uno “stop” quindi, alle azioni tampone ed alla filosofia dei cerotti che come dimostrato anche in occasione dell’ultimo evento alluvionale non hanno impedito alle colline del Candia di franare. Al contrario, la dove i lavori sono stati eseguiti, le frane hanno innescato un devastante effetto a catena aprendo fronti di decine di metri. Coldiretti e Consorzio di Tutela, che intanto hanno già nominato un legale ed un esperto per studiare, valutare e risolvere il dissesto idrico nella zona del Candia, chiederà il riassetto generale dellarete idrogeologica.  “La bandiera che ci unisce è quella della Coldiretti – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti i motivi del sit-in – la nostra protesta non ha ne colore politico, ne è mossa dall’intenzione di colpite qualcuno o qualcosa. Non ha nome, ne tanto meno cognome. E’ una protesta mossa da chi si è rotto di leccarsi le ferite ogni anno. La situazione è talmenteesasperata e talmente grave che necessità di essere rivista nel suo complesso. Non si può pensare di risolvere il problema, che oggi è di tutti, e non solo dei viticoltori e degli agricoltori, a colpi di ordinanze nel tentativo di scaricare responsabilità e colpe. Tutti qui hanno le loro colpe, tutti qui sono responsabili in quota parte di un dissesto che sta facendo esplodere il nostro territorio; i processi ai colpevoli, presunti, potenziali, non risolverannoperò il vero nocciolo della questione che è la ricostruzione di una rete idrogeologica che non esiste più”.
 
Tongiani torna sulle ordinanze. “Il Comune di Massa chiede, ai cittadini, alle imprese agricole, di provvedere di tasca propria alla messa in sicurezza delle frane e degli smottamenti, ad intervenire direttamente nell’equilibrio del terreno e di conseguenza a modificarlo: ma senza una analisi complessiva e di interventicoordinati e collegati tra di loro è tutto inutile. Il prossimo autunno saremo ancora qui a parlare delle stesse cose, a piangere sul latte versato, a svuotare cantine, curare ferite nelle vigne.”. Sotto il Comune di Massa ci saranno in prima linea proprio i viticoltori del Candia, e tanti agricoltori della zona di costa colpiti dall’alluvione. “Vogliamo solo – conclude Tongiani - garantire un futuro al nostro territorio perché di questo passo, tra qualche decennio, ne rimarrà ben poco”.

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