303 Views

29 Luglio 2025
LAVORO: AGRICOLTURA BATTE INDUSTRIA E SERVIZI, E’ MOTORE OCCUPAZIONE. I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA

Il lavoro nelle campagne è il motore dell’occupazione in Toscana. E’ il settore che è cresciuto di più nell’ultimo anno (+5,8%): più di industria (+1%), costruzioni (4,5%), terziario (3,1%) e pubblica istruzione, sanità e istruzione (+2,1%). Un trend che ha trovato solidità e continuità anche nel primo trimestre del 2025: il numero di occupati nel settore primario ha registrato un balzo del 3,5% superando le 37 mila unità. A rivelarlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Irpet. “L’ottima performance dell’occupazione lungo tutto il 2024 e nella prima parte dell’anno è figlia di una annata positiva nelle campagne ed in particolare di settori strategici come quello della viticoltura e del vino che occupano un terzo di tutta la forza lavoro ma anche negli agriturismi di cui siamo leader in Italia. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Il lavoro nelle nostre campagne non è mai mancato. Quello che manca è la manodopera che le imprese faticano a trovare costringendole spesso a lasciare i raccolti sulle piante o nei campi. E’ un freno allo sviluppo di quelle realtà che avrebbero progetti, idee e spazio per aumentare le produzioni, diversificare, assumere nuovo personale, costringendole a rinunciare. In questo senso accogliamo con grande favore il miliardo di euro messo sul tavolo dal Governo con ColtivaItalia per sostenere la crescita di un comparto ritenuto strategico per la sicurezza alimentare ed il lavoro a differenza di quanto sta dimostrando l’Unione Europea con la proposta di smantellare la politica agricola comune”.

L’agricoltura ha superato comparti ben più pesanti per fatturati ed investimenti. In cima alla classifica tra le province ci sono Arezzo che ha chiuso il 2024 con un incremento del 9,6% di dipendenti, Firenze (+8,9%), Pistoia (+7,7%) e Pisa (+6,5%), trend confermati anche nella prima fase dell’anno in corso. Si è chiusa in salita la stagione agraria di Grosseto (+5,0%) che si posiziona al primo posto per numero di occupati dipendenti nel primo trimestre con 8.200 unità (+4,2%), seguita da Livorno (+4,6%), Siena (+4,0%), Prato (+1,0%), Massa Carrara (+0,8%) e Lucca (+0,2%) a tracciare un quadro di luci ed ombre rappresentate dalla atavica carenza di lavoratori.

Una difficoltà che si è scontrata in questi anni con il meccanismo del decreto flussi che dovrebbe garantire l’accesso alle imprese di quella forza lavoro stagionale necessaria tenendo ben presente che un prodotto su due è raccolto da mani straniere nella nostra regione. Uno dei problemi principali del meccanismo del decreto, più volte denunciato da Coldiretti Toscana, era ed è legato al fatto che i lavoratori ricevevano spesso il nulla osta quando le attività di raccolta erano terminate. “I tempi delle imprese e dei raccolti non coincidono con quelli della burocrazia. – spiega ancora la presidente Cesani – Ci aspettiamo un maggiore snellimento dal nuovo decreto flussi che, per velocizzare gli iter, ha aumentato la quota di pratiche gestite direttamente dalle associazione con l’obiettivo di semplificare le procedure di assunzione, facendo incontrare realmente domanda ed offerta”.

Gli occupati in agricoltura in Toscana

  Toscana GR SI FI AR LI PT PI LU PO MS
occupati 1° trimestre 37.300 8.200 8.100 5.800 4.900 3.000 2.800 2.000 1.700 500 400
Differenza 1° trimestre 2024/2025 +3,5% +4,2% -0,5% 6,2% +6,7% +3.7% +7,1% = -3,7% +27,3% +2,4%
differenza 2023/2024 +5,8% +5,0 4,0% 8,9% +9,6% +4,6% +7,7% +6,5% +0,2% +1% +0,8%

Elaborazione Coldiretti Toscana dati IRPET

COME TI DIFENDI DAL CALDO?

come ti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi