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19 Gennaio 2024
INSETTI ALIENI: RECORD NIDI VESPA VELUTINA NEL CAPOLUOGO

Sono 86 i nidi “alieni” costruiti dalla Vespa velutina individuati e neutralizzati dalla task force degli apicoltori nel 2023 a Massa. Un record per il capoluogo considerando che, lo scorso anno, sono stati rimossi in tutta la provincia poco meno di 200 nidi di cui 36 a Montignoso, 34 a Carrara e 42 fra tutti i comuni della Lunigiana. Un risultato che, se da un lato certifica la presenza ormai endemica del calabrone killer arrivato dall’Asia nel nostro Paese nel 2012, dall’altro esalta l’efficacia della grande campagna di informazione messa in campo in questi anni da Coldiretti Massa Carrara insieme agli apicoltori che ha permesso di coinvolgere tanti cittadini nell’individuazione ed eradicazione dei nidi. A dirlo è stessa Coldiretti Massa Carrara preoccupata per le conseguenze su larga scala della diffusione di una specie che uccide le api e rappresenta un ostacolo per il futuro degli apicoltori e dei loro alveari ma anche per la biodiversità.

GUARDA IL SERVIZIO DI ITALIA 7 SULLA VESPA VELUTINA

“La presenza di questa specie e così di altre – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – rappresenta un gravissimo pericolo per molte delle colture che caratterizzano la nostra agricoltura. Con gli scambi commerciali si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che danneggiano le coltivazioni e la sostenibilità economica delle aziende agricole. In Toscana, grazie al lavoro del Servizio Fitosanitario Regionale, e nel caso della Vespa velutina degli apicoltori, delle associazioni di settore e del Comune di Massa, che sono coinvolti in prima linea, stiamo collaborando per combattere il diffondersi di questi nuovi inquilini”. A finire sotto accusa “è una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nel mercato UE senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni. A farne le spese – prosegue la presidente di Coldiretti Massa Carrara - sono ancora una volta i nostri agricoltori”.

La diffusione della Vespa velutina è in rapida espansione: la presenza dei nidi, da cui possono nascere l’anno successivo anche 40 nuove colonie, è attualmente localizzata oltre che nella provincia di Massa Carrara con e nella provincia di Lucca con 137 casi, poi le province di Pisa (2) e Pistoia (1) dove si è manifestata negli ultimi due anni. Altra cosa è, invece, l’esistenza di esemplari di maschi adulti, rilevati attraverso le trappole e confermata nelle province di Firenze, Grosseto e Livorno che non sono però indicativi dell’esistenza di un nido nelle vicinanze. “L’incremento del numero di nidi era prevedibile anche alla luce del grande contributo che sta provenendo dai privati cittadini.  Il 90% dei nidi che abbiamo individuato e neutralizzato sono stati segnalati da proprio da loro. La campagna informativa sta dando ottimi risultati da questo punto di vista e ci mette nelle condizioni di intervenire con tempestività per neutralizzare i nidi. – spiega Stefano Fenucci, apicoltore lunigianese e referente del progetto Stop velutina per la Toscana – Quello che noi oggi possiamo fare, come apicoltori e come comunità, è controllare la sua presenza e contrastarla in attesa di una soluzione risolutiva che ci auguriamo arrivi dagli studi e dalle ricerche delle Università coinvolte”.

La particolarità delle velutina è da ricondurre alla strategia con cui assedia gli alveari molto simile a quella militare. I calabroni stazionano in volo all’entrata degli alveari in attesa del ritorno delle api bottinatrici cariche di polline che rappresentano una fonte primaria di sostentamento. Le api bottinatrici vengono “catturate”, uccise e portate al proprio nido come alimento per la prole. L’assedio degli alveari porta con se altre conseguenze: impaurite, le api bottinatrici smettono di uscire dall’arnia, indebolendo pericolosamente la colonia. Essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, questo calabrone predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale, che alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. In Francia, a causa della Vespa velutina, sono state segnalate perdite di alveari che arrivano fino al 50%.

Al fianco degli apicoltori si è schierata la Regione Toscana che ha stanziato le prime risorse per realizzare in tutta la Toscana un sistema di monitoraggio della presenza della specie invasiva e al contempo dare corso all’attività di distruzione-neutralizzazione dei nidi, individuati anche con tecniche sperimentali. Nella città di Massa l’amministrazione comunale insieme a Coldiretti ha avviato un progetto di monitoraggio distribuendo gratuitamente ai cittadini e alle scuole 200 tap-trappole (tappi trappola) da posizionare in giardini ed aree esterne. Ogni 15 giorni i cittadini-sentinella dovranno svuotare il contenuto della bottiglia in un colino a maglie fini e controllare attentamente il contenuto verificando gli insetti catturati. Infine compilare la scheda di monitoraggio ed inviarla ai contatti del progetto pilota che raccoglieranno tutti i dati. Una seconda fase del monitoraggio vedrà il coinvolgimento delle scuole nell’ambito del progetto “Curiosi per Natura” di Donne Impresa Coldiretti e Campagna Amica e delle associazioni di categoria.

Per avere informazioni su come comportarsi, su come segnalare la presenza di vespe velutine e chi contattare per distruggere i nidi è possibile fare riferimento al sito www.stopvelutina.it

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