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1 Luglio 2022
INSETTI ALIENI: LA VESPA VELUTINA ARRIVA AL FORNO (MS), TASK FORCE APICOLTORI NEUTRALIZZA DUE NIDI (GUARDA IL VIDEO)

Individuati e neutralizzati nella frazione di Forno, nel Comune di Massa, per la prima volta due nidi primari di vespa velutina, il calabrone originario dell’Asia che stermina gli alveari e mette in pericolo la biodiversità. I due nidi sono stati localizzati dai residenti e segnalati alla task force anti-velutina di apicoltori che è entrata subito in azione. Gli ultimi casi erano stati registrati a Marina di Carrara ma la presenza dell’insetto killer delle api risale ormai al 2014 in Italia; dal 2018 è arrivata anche in provincia di Massa Carrara. A ricordare l’importanza di segnalare e collaborare per salvaguardare le api dalla minaccia della vespa velutina è Coldiretti Massa Carrara.  “Il calabrone asiatico – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara - è solo l’ultimo degli organismi alieni portati nelle campagne e nei boschi dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. La Vespa velutina è ora in compagnia di cimice killer, cinipide galleno, popillia japonica, drosophila suzukii, coleottero Aethina tumida e cimice marmorata asiatica. Il danno a livello nazionale dovuto all’arrivo di questi insetti è poco inferiore al miliardo di euro quasi quanto i danni provocati dalle calamità naturali nel 2021. L’unico modo per contrastare la diffusione su larga scala della velutina è prevenire ed intervenire tempestivamente per rimuovere i nidi”.

Sono otto i nidi segnalati ed annientati dalla task force anti-velutina guidata da Stefano Fenucci nel solo 2021 che attraverso una rete formata da apicoltori, presenti tra la Lunigiana e la costa, sta monitorando la presenza del calabrone delle zampe gialle attraverso l’impiego di trappole e segnalazioni. Circa un centinaio gli apiari sentinella su tutto il territorio che oggi consentono alla task force anti-velutina di avere un quadro realistico ed attuale della sua presenza sul territorio.  I nidi vengono neutralizzati con il sistema autorizzato della permetrina in polvere iniettata nel nido mediante aste telescopiche.

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La Vespa valutina aggredisce gli alveari con strategia militare. I calabroni pattugliano l’entrata degli alveari e catturano le api bottinatrici cariche di polline al rientro nell’alveare, le uccidono e lo portano al proprio nido come alimento per la prole. Inoltre, là dove questo predatore tiene sotto assedio gli alveari, le api bottinatrici smettono di uscire dall’arnia e la colonia di conseguenza si indebolisce. Inoltre, essendo l’ape uno dei principali insetti impollinatori, il danno non è circoscritto solo al settore dell’apicoltura ma, più in generale, questo calabrone predando le api, rappresenta una minaccia sia alla biodiversità vegetale, che alla produzione delle colture agricole la cui impollinazione si basa sull’azione delle api. Da non sottovalutare la pericolosità anche per l’uomo. Le punture delle api asiatiche sono pericolose ed a volte anche letali.

Per arginare la diffusione della velutina la task force di apicoltori sta sperimentando un nuovo metodo. Il metodo Z. Il metodo si serve delle vespe operaie catturate con un dispositivo (automatico o manuale) che riesce ad utilizzarle per veicolare una molecola letale per le vespe al nido, senza la necessità che questo venga individuato per essere distrutto. “Questo metodo, ideato dall’apicoltore ligure Fabrizio Zagni, è molto efficace perché colpisce indirettamente i nidi utilizzando i calabroni operai per introdurre negli alveari una piccolissima dose di prodotto biocida per provocare la morte degli altri esemplari e della regina. – spiega Stefano Fenucci – Segnalate ed aiutateci ad arginare la sua diffusione”.

Per segnalazioni ed informazioni fare riferimento al sito https://www.vespavelutina.eu/it-it/vespa-velutina

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