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26 Febbraio 2011
GIOVANI: SI PUO’ VIVERE DI SOLA AGRICOLTURA, LA SFIDA DEI GIOVANI E’ APPENA INIZIATA

Si, si può vivere di sola agricoltura. C’è passione, amore e un sottile strato di follia nella scelta dei 14 giovani imprenditori che hanno partecipato al primo incontro del neonato gruppo Giovani Impresa di Coldiretti. L’agricoltura per loro non è un ripiego, ne un’alternativa, è una scelta di vita; una naturale predisposizione alla natura e al duro lavoro che non li spaventa, ma al contrario, lì fa sentire diversi. Hanno coraggio, quella stessa forza che li ha guidati sino a lì di nonni, padri e parenti, e soprattutto idee per trasformare un’azienda agricola tradizionale in una moderna fattoria multifunzionale. Hanno sfruttato le opportunità del premio di insediamento per partire ma le idee sono chiare, e ora rivendicano sostegno e meno burocrazia. “Con l’agricoltura forse non diventeremo ricchi – ha ricordato la giovanissima delegata provinciale e regionale, Francesca Ferrari – ma vivremo con dignità”. Una dignità che i giovani imprenditori agricoli vogliono affermare con il lavoro. E non importa quanto sarà duro.
Ci sono laureati, giovani che per l’agricoltura hanno lasciato la scuola, e c’è chi ha ereditato passione e sacrificio dalla famiglia. C’è anche chi la lasciato il lavoro, un lavoro di infermiera professionale come Monica Zampini, mamma di tre figli e oggi “la donna più felice del mondo”. La sua azienda “Il Falconiere” si trova a Cerreto: “Era il sogno di sempre. Ho abitato in campagna in Liguria, dove sono nata. Il mio obiettivo è produrre formaggi e aprire la fattoria didattica, produrre in azienda tutti gli alimenti. Amo le capre, sto bene quando sono con loro. E’ un bisogno stargli a contatto. Lavoro da sola e mi arrangio ma ci vuole tanta passione”. La laurea in enologia per Pietro Panesi, 33 anni, era il primo obiettivo, l’altro ora è aprire la prima cantina sociale nelle colline del Candia “per permettere a chi non ha gli strumenti e i mezzi – racconta – di fare la vinificazione professionale ed essere seguito in tutti gli aspetti. Sono nato tra le vigne; è la mia passione. Produco Igt Toscano a Vecchietto, Aulla”. Veronica Bondielli di Montignoso ha lasciato la scuola in 4 superiore, ad un passo dal diploma. Troppo forte il richiamo dei fiori: “Ho deciso di lasciare la scuola, e non me ne pento – racconta timidamente – sono nata nell’azienda di famiglia, e questo per me è un percorso normale e desiderato”. E’ classe ’82 Elisa Cherichini, la sua passione sono le api. “Abbiamo iniziato questa esperienza due anni fa – racconta ai suoi amici-colleghi presentandosi – è una piccola azienda che produce miele in conversione per il biologico. Produciamo anche anche ortaggi e olio”. Le sue patate di Regnano vanno a ruba ai mercati di “Campagna Amica” che presidia con costanza, ora il suo prossimo obiettivo è produrre fragole: “Produco principalmente patate – spiega Lorenzo Baroni, classe ’83, dell’azienda “Terra Apuana” – che vendo ai mercati. Ho aperto da pochi mesi ma sono molto contento, l’agricoltura può essere un lavoro e può garantirti un reddito. E’ un’attività nobile”. Per trovare le sue ricotte e i suoi formaggi basta andare ogni venerdì mattina al mercato di Campagna Amica in Piazza Finelli, ad Avenza. “I mercati sono un’opportunità importante – racconta Cristina Gramolazzo – e spingono le persone anche a venire in azienda per vedere le mucche, capire come si fa. E’ una soddisfazione potergli mostrare il mio mondo. Vorrei allargare il laboratorio per produrre di più”. La gente si meraviglia quando il giovanissimo Fabio Cimoli racconta che la sua azienda si trova a Carrara: “Non sanno che ci sono aziende agricole alla periferia del centro cittadino, si meravgliano – spiega – ho iniziato con mio zio; abbiamo serre, campi, bovini da latte. E’ un’azienda vecchio stampo che punta a fare tutto: uova, conigli, polli. Per me è una scelta di vita, e mi piace”. Tra i giovani è probabilmente la più avvantaggiata, Barbara Maffei è l’artefice dell’agriturismo e dell’azienda agricola “Montagna Verde” ad Apella (ha partecipato anche al Concorso Nazionale Oscar Green), e da diversi anni si dedica completamente all’azienda: “La multifunzionalità è un valore aggiunto – sottolinea – poi c’è la passione che è importante. Produciamo miele Dop della Lunigiana e dal 2010 anche la farina Dop. Ci vuole abnegazione per andare avanti. La soddisfazione delle persone è il più bello dei risultati”. Alleva e macella bovini e suini, produce insaccati, l’azienda “La Valle” di Federico Sutti, 24 anni. Ha aperto da 5 mesi ma gli affari vanno già molto bene: “Abbiamo un punto vendita tra Rometta e Serricciolo – spiega – e sono molto contento di come sta andando. E’ iniziata sotto i migliori auspici forse perché la nostra carne e i nostri prodotti sono di qualità”. Anche Francesco Jakic, classe ’83, viene da allevatori. La sua azienda “Cavallana” produce prodotti caseari. “Abbiamo pecore massesi e mucche – racconta – mi piace, e ci sono prospettive. Con volontà e passione si può fare molto”. L’esperienza di Emanuele Bertoneri, 32 anni, è iniziata male. Le sue serre, nella zona dei Ronchi, sono state allagate ben due volte nell’ultimo anno. “Non ho ancora raccolto una volta – racconta – ma non mi fermo certo di fronte alle prime difficoltà. Voglio vendere ai mercati di “Campagna Amica””.

Per informazioni sul gruppo Giovani Impresa contattare Alessandra Menegalli scrivendo a alessandra.menegalli@coldiretti.it oppure telefonando a 0187-830259, e la delegata provinciale Francesca Ferrari scrivendo a francesca.ferrari@coldiretti.it

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