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25 Agosto 2020
Giovani: dai cantieri allo street food contadino, la Scottona di Mirko da Licciana Nardi ai mercati di Campagna Amica di Carrara e Viareggio

“Basta. Cambio vita”. Da elettricista a macellaio-street. Alla fine il richiamo della natura e di una vita lontano dai ritmi frenetici della vita ha avuto il sopravvento. Figlio di macellaio – il padre gestisce un allevamento ed una macelleria a Monti di Licciana Nardi - Mirko Reburati, 34 anni, ha passato gli ultimi dieci anni della sua vita tra cantieri e fili elettrici. Poi la svolta sulla scia anche dell’esplosione dello street-food: portare la pregiata scottona dell’allevamento di famiglia fino sotto casa dei consumatori attraverso i mercati di Campagna Amica e fiere paesane. Insieme al fratello, Riccardo, che di anni ne ha 23, hanno trasformando un classico furgoncino in una macelleria su quattro ruote. Insieme sono la terza generazione di macellai in casa Reburati dopo il nonno ed il padre appunto. La scottona di Mirko e del fratello, proposta a taglio anche dal food truck, ha debuttato la scorsa settimana al mercato di Coldiretti che si tiene settimanalmente il mercoledì in via Roma (di fronte all’Accademia delle Belle Arti) a Carrara ed il martedì in via Fratti a Viareggio con l’obiettivo presto di toccare anche gli altri appuntamenti sulla costa ed in Lunigiana. La scelta di vita dei fratelli Reburati è motivata anche dalle incoraggianti statistiche sui consumi di una recente indagine Codiretti/Ixè: quasi sette italiani su dieci (69%) hanno scelto di consumare cibo di strada con una domanda che concilia la praticità con il costo contenuto e rappresenta una forma di vendita particolarmente apprezzata dai turisti.

“Insieme a mio fratello abbiamo portato una piccola evoluzione nel concetto di macelleria tradizionale. Non mi vedevo per altri dieci, venti anni, a fare l’elettricista. Non sarei stato felice. Questa nuova avventura mi da dato rinnovato entusiasmo. Oggi lavoro per me e per la mia famiglia. L’incertezza di uno stipendio a fine mese non mi spaventa. E’ una motivazione in più. – racconta Mirko – La scottona che proponiamo sul nostro food truck è la stessa che mio padre vende in macelleria. Le nostre bovine mangiano solo le nostre farine ed il nostro fieno. La nostra è carne a filiera corta garantita al 100%. Grazie a Campagna Amica, a questo progetto serio che punta a valorizzare le produzioni agricole e zootecniche locali, la tracciabilità e la provenienza, possiamo già contare su una clientela consapevole e matura. E’ il canale giusto. Se mi guardo indietro non mi riconosco già più. Il futuro? Metà giornata in stalla, metà giornata in macelleria tra la gente”.

 

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