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12 Ottobre 2013
FESTA DEL SACRIFICIO: STALLA REGOLARE E NESSUN MALTRATTAMENTO, LAMENTELE ANIMALISTI PRETESTUOSE E DISCRIMINANTI DELLA LIBERTA’ DI CULTO

Tutto in regola. Lamentele animalisti non corrette, spropositate, inopportune e discriminanti nei confronti della libertà di culto. Ad intervenire dopo l’esposto avanzato dalla Lega del Cane è Coldiretti che difende l’allevamento finito nel mirino degli animalisti visitato in seguito alla richiesta di accertamenti dai veterinari dell’Asl 1 e dalla Polizia Municipale. I rilievi e i sopralluoghi effettuati non hanno evidenziato nessuna irregolarità e nessun tipo di “abuso e violenza” nei confronti del gregge. La stalla è regolarmente autorizzata.
Gli animalisti avevano denunciato condizioni della stalla “fatiscenti, precarie e inadatte ad accogliere un numero così elevato di animali”. Al suo interno – precisa Coldiretti rispondendo all’accusa - sono ospitati, in condizioni igienico-sanitarie rispettose ed adeguate 80 agnellini di provenienza umbra, e non 200 come erroneamente riportato. Gli agnellini sono tutti regolarmente certificati e muniti di regolare passaporto che ne attestano la provenienza.
E sul “presunto” maltrattamento Coldiretti invita ad andarci con cautela per non innescare antipatiche reazioni e a non ricercare visibilità sfruttando situazioni che coinvolgono famiglie e attività imprenditoriale portate avanti con sacrificio e tante difficoltà: “certe dichiarazioni – spiega l’organizzazione agricola – possono danneggiare chi oggi cerca ancora di vivere di pastorizia con serietà e rispetto mantenendo intatta e viva una tradizione che nella nostra provincia sta scomparendo. Il suo gregge è la sua vita e la sua sopravvivenza; maltrattarlo non avrebbe alcun senso”.
Per quanto riguarda la macellazione Coldiretti precisa che è prevista in appositi ed autorizzati macelli presenti nella nostra provincia nel rispetto dei metodi di macellazione islamica: “la macellazione rituale – spiega Coldiretti – è legale così come la libertà di culto e di espressione religiosa. Anche su questo punto c’è stata una cattiva e brutale informazione. Il rituale avviene secondo modalità e metodi autorizzati”. Infine una precisazione sulla presunte irregolarità fiscali: “ad ogni capo venduto corrisponde una ricevuta fiscale”.

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