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20 Settembre 2016
FESTA DEL SACRIFICIO: COLDIRETTI SOLIDALE CON CONSIGLIERE COMUNALE AGGREDITO MA AZIENDE HA AGITO NELLA LEGALITA’ E RISPETTO NORMATIVA

“Solidarietà al consigliere comunale Stefano Benedetti. La violenza non è mai la reazione giusta. Lo sono il dialogo ed il confronto, fondamento della democrazia che, in questa occasione, sono mancati. Detto questo è però doveroso fare chiarezza su questa spiacevole vicenda che ha danneggiato non solo un’azienda agricola ma un intero settore”. E’ il commento a freddo di Coldiretti Massa Carrara in seguito all’aggressione del consigliere comunale di Massa, Stefano Benedetti che con un post sui social aveva denunciato l’illegalità con cui avviene la vendita dei montoni per la Festa del Sacrificio da parte di un’azienda zootecnica locale. La Festa del Sacrificio è il rito musulmano che prevede la macellazione dei montoni. “Condanniamo ogni forma di aggressione e di qualsiasi altra violenza: – scrive la principale organizzazione agricola – ci saranno le sedi opportune per appurare quanto denunciato dal consigliere comunale. Dobbiamo però notare ed annotare che le informazioni diffuse dal consigliere Benedetti nel post di denuncia non sono corrette. Intanto non si tratta di agnelli, ma di montoni, e non sono due mila, non capiamo da dove arrivi a tale conclusione ne dove ha trovato quei dati. L’allevamento in questione è regolarmente controllato dalle autorità competenti e produce formaggio ed agnelli con una consistenza complessiva di circa 400 capi. Per la Festa del Sacrificio l’azienda agricola ha regolarmente acquistato 150 montoni, ceduto, dietro regolare pagamento e nel completo rispetto di tutte le normative igienico sanitarie 90 capi ed il resto è regolarmente presente nella stalla di proprietà. Tutti i capi erano provvisti di bolli auricolari ed annotati nel registro di stalla. I restanti capi sono ancora nella stalla come accertato dal servizio pubblico veterinario. La macellazione è avvenuta presso il macello di Fivizzano nelle modalità previste dalla legge Italiana in merito. Nulla di quanto denunciato è avvenuto nella illegalità. La pratica della Festa del Sacrificio è legale così come la vendita di carni durante l’arco di tutto l’anno. I capi sono stati trasportati con idoneo mezzo e non c’è stato nessuno sgozzamento collettivo. I fatti sono andati molto diversamente da come li ha raccontati il consigliere”. La disamina dei fatti di Coldiretti si conclude con un invito al consigliere comunale e a tutti coloro che ricoprono delicati ruoli istituzionali nella comunità a non utilizzare strumentalmente gli agricoltori ed allevatori per evidenziare la presenza, forse poco gradita, di persone di fede Islamica: “prima di denunciare situazioni critiche o illegalità sarebbe opportuno verificare e accertarsi bene dei fatti. Questa vicenda ha arrecato un danno all’immagine di un’attività economica storica del nostro territorio e di riflesso a tutta la zootecnia locale tacciata di non rispettare le regole e di vivere cercando di aggirarle. Da parte di un consigliere comunale, a cui rinnoviamo la solidarietà per l’aggressione subita, eletto dal popolo per tutelare gli interessi della “Polis” e di conseguenza di tutti i cittadini, ci aspettiamo più attenzione la prossima volta prima di pubblicare post privi di fondamento. Rimaniamo a completa disposizione del consigliere Comunale Stefano Benedetti qualora volesse approfondire i problemi di una attività agricola che di difficoltà ne ha già anche troppe”.

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