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5 Gennaio 2010
EPACA: INVALIDITA’ CIVILE, LA RIVOLUZIONE TELEMATICA NON SARA’ VELOCE

Invalidità civile: dal 1 gennaio obbligatorio l’invio telematico (cartaceo solo nella fase transitoria) all’Inps, e non più all’Asl, per le domande di ottenimento della certificazione di cecità civile, sordomutismo, handicap e disabilità (fisica o psichica).
Una piccola rivoluzione che interesserà, nella Provincia di Massa Carrara, migliaia di cittadini (8 mila gli invalidi civili a livello Provinciale) ma che rischia di creare un po’ di scompiglio. Una novità tesa alla semplificazione burocratica e alla velocizzazione degli iter di richiesta, voluta dal Governo, che l’Epaca, il patronato interno a Coldiretti, accoglie con favore ma anche con un po’ di cautela evidenziando come, l’Asl Provinciale, sia stata l’unica in Italia, a dotarsi, ormai da anni, di un sistema di protocollazione ed effettuazione delle domande in tempo reale, per la cui efficienza mi sento di inoltrare un ringraziamento pubblico. Una posizione, quella dell’Epaca Apuana in netto contrasto con quanto dichiarato dal direttore generale dell’Inps, Fabio Vitale che ha assicurato “tempo dimezzati e facile attuazione della nuova procedura. “Ce lo auguriamo davvero e daremo tutta la nostra collaborazione perché ciò avvenga; ma credo servirà tempo – spiega il Responsabile Provinciale, Emanuele Bertocchi – prima che tutti i medici, il cui ruolo diventa ancor più determinante in questo nuovo sistema, possano ottenere le necessarie abilitazioni, e una volta abilitati, si pensi ad esempio al problema delle visite al domicilio dei propri pazienti,  per le richieste di accompagnamento. Il problema è ancora più complesso se si pensa che l’adesione del medico al nuovo sistema è volontaria (non è vincolato da nessuna legge). I patronati in questo momento di poca informazione e molta confusione, diventano un elemento di promozione fondamentale della nuove procedure”.
Una procedura che se da un lato semplifica, dall’altro complica l’avvio sia per l’utente, sia per il patronato, come evidenza Epaca. “Al momento non sappiano, anche se abbiamo preso contatti con l’ordine dei medici  – analizza Bertocchi – quanti e quali medici a livello Provinciale hanno aderito alla certificazione digitale. Peraltro, anche sulla base di segnalazioni pervenute dal territorio, la visione dell’Inps non pare suffragata dalle posizioni dei medici di base; molti ordini provinciali dei medici, infatti, hanno sollevato più di una perplessità sull’opportunità di aderire a tale modalità di certificazione. La falla sta proprio nella volontarietà: un significativo numero di medici continueranno – per loro volontà o per condizioni oggettive a rilasciare certificati medici cartacei, con tutte le conseguenze operative che questo comporta. Senza certificato digitale non possiamo inviare le domande. Questo causa un rallentamento delle procedure”.
Dall’altro lato, i patronati saranno costretti a sostenere nuovi costi. “I patronati – spiega ancora Bertocchi - dovrebbe dotarsi di medici in numero tale da poter garantire una copertura frequente di tutti gli uffici zonali, con aggravio di costi non giustificabile, almeno nel medio periodo, neppure considerando il possibile incremento di attività che ne potrebbe derivare. Troviamo ingiusto che l’utente-cittadino si trovi costretto a pagare,  questo che è presumibilmente, un costo aggiuntivo ”.
Ma non sono finite qui le complicazioni. “Un cittadino potrebbe presentarsi al patronato l’ultimo giorno del mese e, in caso di non disponibilità immediata del medico, il patronato sarebbe comunque impossibilitato a presentare la domanda con decorrenza tempestiva. Il cittadino potrebbe perdere un rateo della prestazione successivamente concessa, con ripercussioni su responsabilità del patronato, instaurazione di contenzioso con l’Istituto e perdita di diritti dei cittadini”.
 
Epaca resta a disposizione sia dei medici interessati ad approfondire la questione, ai quali offre fin d’ora la propria totale disponibilità, che a tutti gli aventi diritto ad informazioni e compilazione delle domande. Per un incontro presso lo studio medico o per un servizio a domicilio contattare in orario di ufficio  Emanuele Bertocchi al 335 76 39 765.

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