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20 Marzo 2021
Covid: stop a Pasqua e Pasquetta vale mezzo milione di euro per agriturismi di Massa Carrara, persi migliaia di pernottamenti e coperti nel settore della ristorazione tipica

Pasqua e pasquetta blindate valgono oltre mezzo milione di euro di mancati incassi per le cento strutture agrituristiche della provincia di Massa Carrara. Due su tre si trovano in Lunigiana.

La stima è di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativa al numero di posti letto e dei coperti per le strutture specializzate nella ristorazione tipica. Secondo Coldiretti/Ixè le nuove stretti anti-Covid fermano i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici durante le feste di Pasqua e Pasquetta. Nelle sole strutture agrituristiche verranno a mancare, tra sabato 3 e lunedì 5 aprile, almeno 5.000 pernottamenti nelle camere e 6.000 pranzi fuori porta. “Per il secondo anno consecutivo – analizza Francesca Ferrari, presidente Coldiretti Massa Carrara – la Pasqua non segnerà l’inizio della stagione per gli agriturismi e per la nostra bella terra. Questo periodo vale molto in termini economici per il nostro settore e moltissimo a livello di indotto per tutto il territorio. Gli agriturismi sono luoghi di rifugio ma anche punti di partenza per scoprire il territorio circostante. Abbiamo praticamente perso dieci degli ultimi dodici mesi di normale attività nonostante gli agriturismi siano luoghi sicuri che possono garantire sempre il rispetto delle misure di sicurezza. I nostri agriturismi specializzati nella ristorazione tipica adottano, praticamente da sempre, tutte le misure quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso. La speranza di tutti noi è quella di poter tornare, grazie ai vaccini, ad una vita normale e di rivedere presto anche i turisti stranieri”.

Coldiretti, in questo senso, guarda con interesse al digital green pass vaccinale pei i cittadini europei. Il certificato in formato digitale o cartaceo sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, consentirà dunque ai cittadini europei di tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Essendo una proposta di regolamento di Consiglio e Parlamento europeo, dovrà essere approvato – precisa Coldiretti – secondo la normale procedura di co-decisione, presumibilmente accelerata per consentirne l’entrata in vigore in tempi rapidi. Gli italiani rimarranno di gran lunga la componente di mercato prevalente, con una crescita di presenze stimata al +13,2% secondo il Centro Studi Turistici di Firenze. “Gli stranieri sono mancati quasi del tutto – spiega la Ferrari - e per proposte turistiche come quella della Lunigiana rappresentano due terzi della presenze. La scorsa estate ci hanno salvato i turisti italiani, molti di prossimità. La tendenza sarà quella a scegliere mete vicine. – conclude la Ferrari – Per rivedere gli stranieri credo che dovremo aspettare la stagione 2022”.

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