Francesca Ferrari confermata all’unanimità alla guida di Coldiretti. L’imprenditrice della Lunigiana per adozione, proprietaria di un agriturismo in località Paradiso dove produce olio extravergine Toscano IGP, resta al comando per altri cinque anni della principale organizzazione agricola della provincia. E’ il risultato dell’assemblea provinciale che si è tenuta ad Aulla alla presenza degli imprenditori agricoli e del direttore provinciale, Francesco Cianciulli.
Eletto anche il Consiglio Direttivo che, in seguito al rinnovo delle 12 sezioni territoriali e dei movimenti giovanili, femminili e pensionati di Massa Carrara, esprime tutto il territorio, da Montignoso a Zeri e comprende sei componenti under 40, portando l’età media complessiva dei consiglieri a 45 anni. Ne fanno parte Andrea Negrari, Marco Bonotti, Annalisa Mori, Paolo Rossi, Danilo Zingales, Fabrizio Gabrielli, Marco Bellè, Veronica Bondielli, Giuseppe Tassi, Barbara Conti, Luciana Preti, Marco Tongiani e Lorena Ferrari.
In prima linea per contrastare l’esplosione della cecidomia degli ulivi che sta creando molta preoccupazione tra gli olivicoltori soprattutto della Lunigiana, la Ferrari vuole recuperare il tempo che la pandemia, tra chiusure e limitazioni, ha sottratto alle persone e alle imprese. “Il Covid aveva snaturato il nostro modello di prossimità ma siamo stati bravi, tutti insieme, a trovare il modo e gli strumenti per restare connessi. Siamo tornati a presidiare fisicamente, in presenza, il territorio. – ha detto alla platea dell’assemblea – E continueremo a farlo partecipando ad eventi ed iniziative, ad organizzare momenti di aggregazione, di informazione ed anche formazione. Una delle caratteristiche della nostra Coldiretti è proprio questa: essere sul territorio. Lo saremo ancora di più”.
Territorio che per Coldiretti significa scuola e formazione. “Con Curiosi per Natura siamo tornati anche nelle classi con le nostre imprese ed abbiamo portato per mano i bambini nelle nostre fattorie. – ha spiegato la Presidente provinciale – Continueremo a rafforzare il legame con le scuole perché a noi agricoltori è stato affidato il compito di guidare le nuove generazione verso una alimentazione di filiera e del territorio, stagionale, più sana e più consapevole, agli antipodi rispetto al modello sintetico che le multinazionali vorrebbero proporci”. Ma scuola significa anche lavoro. Da qui la volontà di sviluppare sinergie con gli istituti professionali presenti sul territorio come l’agrario e l’alberghiero: “sono percorsi di studio importantissimi per il mondo agricolo. Alle imprese servono operai agricoli specializzati, così come cuochi ed addetti all’accoglienza per le strutture agrituristiche. Di contro gli istituti hanno bisogno di palestre dove fare allenare gli studenti. – ha proseguito la Ferrari – Le nostre imprese lo sono sicuramente. Possiamo sviluppare insieme un percorso di alternanza scuola-lavoro che assicuri un percorso di crescita per gli studenti nel contesto delle aziende agricole. E’ un rapporto che dobbiamo consolidare”.
Infine il cibo sintetico, l’ultima grande battaglia di Coldiretti. La proposta di legge nazionale per vietarne la produzione e la commercializzazione in Italia è pronta. “Siamo in attesa della discussione in Parlamento di una legge che pone giusti dubbi sulla salubrità di questa pratica, ma che non vuole fermare la scienza e la ricerca. – conclude il presidente Ferrari – Il cibo sintetico, prodotto nei bioreattori, rischia di far sparire un pezzo importante dell’agricoltura dei piccoli territori che evita lo spopolamento delle montagne, dei borghi, dei paesini. E rischia di far saltare il legame tra cibo, salute e territorio. I mercati di Campagna Amica, per questa nostra battaglia per la salute nostra e dei nostri figli, sono punti di riferimento per la comunità”.
Congratulazioni per la nomina della presidente Francesca Ferrari arrivano dal direttore Francesco Cianciulli e dal nuovo consiglio direttivo.