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14 Ottobre 2014
‎LUNIGIANA‬: NUOVA MATTANZA A ‪‎FILATTIERA‬, INDENNIZZI PER GLI ALLEVATORI

Nuova mattanza in Lunigiana: sbranate 14 pecore. Continua l’emergenza predatori nonostante l’arrivo degli indennizzi che potranno essere richiesti dagli allevatori che hanno subito danni da predazione tra il 1 gennaio ed il 31 ottobre dell’anno in corso, fino al prossimo 14 novembre. L’ultimo caso risale alla scorsa settimana tra le notti di mercoledì e giovedì: 25 pecore di due greggi diversi, l’uno poco distante dall’altro, dilaniate all’interno del recinto. E’ accaduto in località Vaina di Filattiera. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono un centinaio i capi finiti sotto le fauci dei lupi. Solo in questo versante sono state 47 le pecore uccise da aprile ad oggi. Le altre segnalazioni provengono dal versante di Zeri dove operano gli allevatori iscritti al Consorzio di Tutela dell’Agnello di Zeri purtroppo al centro in più occasione della triste cronaca. A fornire una ricognizione è Coldiretti che ha messo a disposizione degli allevatori e degli agricoltori i propri uffici presenti su tutto il territorio per fornire tutte le informazioni necessarie e le competenze adeguate per richiedere gli indennizzi. Gli indennizzi sono un primo sostegno importante all’attività zootecnica promesso e mantenuto dalla Regione Toscana che però non risolve il problema della presenza numerosa dei lupi in particolari zone montane dove negli ultimi anni gli attacchi sono stati numerosi e frequenti. “Agli animali uccisi si aggiungono - precisa Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti - i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti. Ma sono diventati anche un disincentivo per assicurare la presenza dell’attività agricola in montagna e nelle zone più difficili”. Non sempre cani e recinzioni elettrificate bastano per difendere i greggi da attacchi di lupi e cani randagi. “Essendo il lupo una specie protetta dalla normativa europea – prosegue Tongiani - si rende indispensabile trovare un giusto equilibrio perché questa convivenza forzata tra l’animale e l’uomo non porti all’abbandono dell’attività di allevamento. Non sarebbero solo gli allevatori a perderci, ma l’intera comunità poiché i pastori attraverso la loro opera conservano e valorizzano la montagna e le sue tradizioni”.

Gli indennizzi rappresentano comunque un primo importante segnale per il mondo zootecnico. Gli allevatori – fa sapere Coldiretti - potranno presentare domanda per eventi che siano stati certificati da veterinari Usl e che siano compresi fra il 1 gennaio e il 31 ottobre 2014 e abbiano determinato la morte o il ferimento grave di uno o più capi allevati. Entro il 30 novembre dovrà essere completata l'istruttoria delle domande, verificati i requisiti, e pronunciata l'ammissibilità. Quindi sarà stilata la graduatoria e si procederà alla liquidazione. La misura all’interno della quale sono contenute le risorse è la F.1.14 per la prevenzione e riduzione delle predazioni in Toscana. L’indennizzo è concesso per i danni diretti (capo predato), e indiretti o indotti sui capi predati individuati nella perdita di produzione di latte e di carne, o in caso di aborti, ma anche sull’intera unità produttiva calcolati in via forfettari. Il contributo complessivo del danno indiretto non potrà mai essere superiore al triplo dell’indennizzo del danno diretto, inoltre il contributo è rapportato agli aiuti in “de minimis” che per le aziende agricole è pari a 15mila euro nell’arco di un triennio. Coldiretti ricorda infine che è già possibile fare richiesta per ottenere i contributi allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda: le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2014.

Per informazioni e maggiori dettagli Coldiretti invita a rivolgersi alla sede più vicina oppure a contattare la segreteria provinciale allo 0585-43852.

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