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7 Ottobre 2014
‎OLIO‬: CROLLO DEL RACCOLTO (-40%) E RISCHI “INVASIONE” OLIO STRANIERO, STAGIONE SOFFERTA E FATICOSA PER ORO GIALLO

Stagione sofferta e difficile per l’olio toscano. Anche per l’extravergine nostrano si preannuncia una raccolta magrissima con riduzioni di prodotto dalla prossima raccolta che potranno arrivare fino al 40% ed un conseguente aumento del prezzo al consumatore tra il 10 ed il 20%. Un’ impennata del costo al litro giustificato dall’intensificazione delle azioni di manutenzione e dalle pratiche colturali come potature e lavorazioni a cui sono state costrette le aziende agricole ma anche dal crollo mondiale della produzione di olio (-17%) che ha interessato paesi come Spagna e Grecia. L’andamento climatico con piogge intense e “fuori stagione” accompagnate da repentini cambiamenti delle temperature, grandinate e bombe d’acqua, avranno un effetto molto evidente sulla prossima stagione olivicola. Lo conferma Coldiretti Massa Carrara che teme “infiltrazioni” sugli scaffali di olio importato dall’estero e sulla cui provenienza ci sarebbe molto da discutere. Salva invece la qualità che resta - ed è giusto rimarcarlo - il primo elemento della filosofia dei produttori apuo-lunigianesi da preservare a tutti i costi. “Non sarà una stagione da incorniciare – ammette Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – come non lo sarà per molte altre produzioni. La prossima annata olivicola avrà probabilmente caratteristiche diverse da quelle a cui siamo abituati: più dolce e meno pizzicante ma non per questo sarà meno buono. Qualcuno magari lo preferirà”.
In Provincia di Massa Carrara l’olivicoltura significa 1.700 aziende, mille ettari di superficie agricola destinata e circa 10-12 mila quintali di produzione di olio (dati Istat). Produzione che, se confermate le stime, subirà un taglio molto netto che in alcune zone potrebbe essere addirittura del 50%. Molto dipenderà anche dalla cura e delle attenzioni con le quali sono state gestite le diverse fasi, dalla fioritura all’allegagione e maturazione. “Ci saranno meno olive, e quindi meno olio: vincerà – prosegue Tongiani - però la qualità che sul mercato fa la differenza”. E’ in questa direzione che va l’azienda agricola ed agrituristica di Lucchetti Ferrari a Pontremoli specializzata nella produzione di extravergine Igp Toscano. “Non ci saranno - conferma Paolo Lucchetti – grosse quantità, mentre sulla qualità sono pronto a metterci la mano sul fuoco. Metteremo in commercio, anche quest’anno, un prodotto certificato che rispetta le caratteristiche dell’Igp”. L’azienda Lucchetti Ferrari inizierà la raccolta intorno al 20 ottobre negli oliveti sulla costa, la prima settimana di novembre toccherà a quelli sulle colline di Pontremoli: “in anticipo – spiega – per evitare nuovi imprevisti”.
L’annata è stata sofferta e molto faticosa anche per l’azienda agricola di Paola Rita Verzanini, a Groppoli di Gassano, a Fivizzano che destina l’extravergine per i canali della vendita diretta e di Campagna Amica. “Un calo è comprensibile: un po’ di olive sono già cadute. Il meteo, le temperature, la pioggia: tutto incide. – commenta la titolare – ci servirà ancora qualche settimana prima di dare un giudizio definitivo. Ad oggi è certo una riduzione della produzione”. Il calo di produzione apuo-lunigianese sarà una goccia rapportata alla quantità nazionale di oro giallo Made in Italy mai però come in questo caso a rischio. Per Coldiretti occorre evitare che venga spacciato come Made in Italy olio importato come è stato peraltro addirittura denunciato con fumetti illustrati sul New York Times con il titolo "Il suicidio dell`olio italiano". “Per questo - sottolinea Maurizio Fantini, Direttore Provinciale Coldiretti - occorre applicare le importanti modifiche alla disciplina introdotta dalla legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della nostra organizzazione che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero Made in Italy, ma che ancora oggi è inapplicata per l`inerzia della pubblica amministrazione e per l`azione delle lobby a livello nazionale e comunitario”.
Il consiglio di Coldiretti ai consumatori apuani è di verificare con attenzione l`etichetta dove, anche se spesso nascosto nel retro della bottiglia ed in caratteri minuscoli, deve essere riportato la scritta "ottenuto da miscela di olio comunitari od extracomunitari" se non si tratta di olio italiano al 100 per 100. Oppure di scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall`Unione Europea e che garantiscono l`origine italiana, o meglio ancora, una delle varietà autoctone come l’olio Igp “Colline della Lunigiana”, il Nostrato o le etichette della Cooperativa Produttori di Fosdinovo. “L’importante – conclude Fantini - è leggere bene l’etichetta ed evitare di farsi ingannare dal prezzo. Dubitate sempre quando un litro di olio costa 2-3 euro: a volte non sempre dentro ci finisce solo olio”.

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