483 Views

27 Luglio 2022
CONSUMI: INFLAZIONE SU, + 9% PREZZI ALIMENTARI IN PROVINCIA SVUOTANO CARRELLO DELLA SPESA FAMIGLIE APUANE

L’inflazione al 9% dei prodotti alimentari svuota il carrello della spesa degli apuani. In un anno i prezzi sono aumentati mediamente di 4,8 punti percentuali. Per fare la spesa le famiglie che vivono a Massa Carrara dovranno spendere 320 euro in più nel 2022. Su anche l’inflazione generale che “misura” i prezzi dei principali beni e dei servizi che è però inferiore anche alla media regionale (7,8%). A dirlo è Coldiretti Massa Carrara sulla base dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) dell’Istat. “La stangata sui prezzi pesa sul carrello della spesa alimentare delle famiglie molte delle quali sono sempre più costrette a tagliare gli acquisti mentre nei campi i compensi per i raccolti decimati da rincari, caldo e siccità sono sotto i costi di produzione in forte aumento, costringendo molte imprese agricole a lavorare in perdita ed in condizioni di grandissima incertezza. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara - Occorre lavorare da subito agli accordi di filiera per mettere in condizioni le imprese agricole di avere garantito un prezzo adeguato che non può essere mai al di sotto dei costi di produzione così come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni da noi sostenuta per salvare le aziende agricole e le famiglie dagli effetti speculativi sui prezzi. Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi rapidi per salvare aziende, stalle e famiglie”.

A spingere l’inflazione, la cui corsa è condizionata dagli effetti della guerra in Ucraina, ora si è aggiunta anche la riduzione dei raccolti a causa la siccità che hanno scatenato aumenti che vanno dal +11,7% della verdura al +10,8% per la frutta segnata da pezzature più piccole per la mancanza di acqua.

In cima alla classifica dei rincari a giugno, confrontati con i prezzi di giugno dello scorso anno, ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole (+69%) – sottolinea Coldiretti Toscana – che risente del conflitto in Ucraina che è uno dei principali produttori e ha dovuto interrompere le spedizioni causa della guerra, il burro (+28%) e la pasta (23%) seguita dalla farina (+21%) proprio nel momento in cui nelle campagne si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori. Rincari a doppie cifre anche per pomodori (+19%) e pesche (+19%) con la siccità che sta colpendo duramente le coltivazioni con cali stimati in Toscana tra il 20% ed il 50% tra minori rese e prodotti danneggiati. A seguire la margarina (+17%), le pere (+17%) e la carne di pollo (+15,1%).

Quando acquisti un prodotto alimentare leggi l’etichetta?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi