L’inflazione continua a svuotare il carrello della spesa. Le famiglie apuane hanno speso mediamente 312 euro in più per mangiare nei primi cinque mesi dell’anno contro un aumento medio regionale di 290 euro ma hanno dovuto tagliare del 4,7% le quantità di prodotti alimentari acquistati a causa dei rincari. Massa Carrara è, tra le province toscane, dove l’aumento è stato più significativo conseguenza di un andamento dell’inflazione non certo favorevole che a maggio si è attestata a livello generale all’8,2% mentre quella dei beni alimentari e bevande al 12,6%.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti Massa Carrara su dati Istat relativi al commercio al dettaglio a maggio che nei primi cinque mesi del 2023 fa registrare un aumento del 7,3% della spesa alimentare con un taglio degli acquisti in quantità del 4,7%. A condizionare lo scenario economico si è inserito anche l’andamento del meteo pazzo con il moltiplicarsi di eventi estremi, tra siccità e maltempo, che hanno colpito duramente le coltivazioni in campo riducendone la disponibilità.
Considerando l’incremento medio dei prezzi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche da gennaio a maggio dell’anno in corso i nuclei famigliari della provincia hanno dovuto sborsare complessivamente oltre 27 milioni di euro in più per mettere nel carrello pane, pasta, frutta, verdura, acqua e gli altri beni di prima necessità. Il tutto in un contesto in cui una famiglia su dieci arriva con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi 5 su 10 ritengono che la propria situazione economica sia peggiorata nel 2022 secondo l’ultimo rapporto sulla povertà regionale.
La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea Coldiretti Massa Carrara – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,5% nei primi cinque mesi nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa Coldiretti Massa Carrara – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Le famiglie – sottolinea Coldiretti Massa Carrara – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.
Una soluzione per mettersi al riparo dalle turbolenze dei prezzi è quello di fare la spesa direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica per eliminare ogni passaggio intermedio e quindi ogni “balzello” che fa lievitare il prezzo finale. – conclude Coldiretti Massa Carrara - Nei mercati contadini o nelle fattorie è possibile infatti acquistare prodotti di qualità, freschissimi e di stagione ad un prezzo giusto che salva le tasche dei consumatori e contemporaneamente quelle degli agricoltori stritolati tra aumenti dei costi di produzioni e speculazioni.