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3 Giugno 2011
FILIERA CORTA/CARRARA: ANCHE IL SINDACO A FARE LA SPESA A KM ZERO DAI BABY CONTADINI, ORTI IN CONDOTTA UN SUCCESSO

Conoscono zucchine, pomodori, insalata e ciliegie, persino l’ibiscus e la pianta di cotone, un po’ meno la borraggine, ostica fino a qualche tempo fa, e misteriosa pianta. Roberto della 3C della scuola Leopardi “si è proprio divertito”, insieme ai suoi compagni a seguire, giorno dopo giorno, il seme diventare pianta. La pianta diventare ravanello. Nicola, il compagno di banco aveva l’incarico di annaffiare ogni mattina, “sul presto, insieme ai professori” mentre Virginia era l’esperta nel “trapiantare le piantine da un vaso all’altro”, Aurora nella “pulizia della serra”. Faticoso? Macché. Marco della 3A ride: “Non è faticoso fare il contadino. Mi piacciono i ravanelli, li abbiamo mangiati anche in classe, e anche a casa”. A Carlotta invece piante “fare il buchetto per le piantine”. Ad accumunarli l’entusiasmo del progetto, “Orti in condotta” promosso da Coldiretti, Amia e Circoscrizione, che ha portato gli alunni delle scuole Rodari del Peep e Leopardi ad imparare, in poco più di un mese di lezioni tra le serre recuperate negli spazi all’esterno dei plessi e i banchi si scuola, a seminare, coltivare e….vendere al mercato. L’occasione in Piazza Finelli, durante l’appuntamento settimanale con il mercato di Campagna Amica, per concludere con l’ultimo anello della filiera, la vendita appuntamento, un progetto che li ha resi protagonisti educandoli al mangiare sano e mostrandogli il vero volto dell’agricoltura. A fare la spesa a km zero anche il Sindaco di Carrara, Angelo Zubbani che si è portato a casa “zucchine, insalata, cipolline, ciliegie, piantine di menta, pomodoro, ibiscus da piantare nell’orticello – racconta il primo cittadino – per una spesa di 22 euro”, e il presidente della circoscrizione Maurizio Bertolini. “Questo è un programma che va coltivato – ha sottolineato Zubani - anche nel futuro perché fa leva sulla voglia e sull’entusiasmo dei bambini che sono formidabili ambasciatori della natura. Molti problemi del territorio nascono proprio dall’abbandono della natura e dalla mancanza di dovute attenzioni; con questo progetto ripartiamo dalla scuola nel costruire una generazione attenta al territorio e all’ambiente”. Secondo Coldiretti 8 bambini su 10 non sono mai entrati in una stalla a vedere personalmente come si ottiene il latte che viene servito loro a colazione ogni giorno. “I bambini di oggi sono il consumatore del domani – analizza Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – ma spesso l’unica occasione che hanno per vedere mucche, pecore e galline è rappresentate dalle feste rionali dove sono presenti le nostre fattorie didattiche. L’obiettivo di questo progetto è mettere in contatto i ragazzi con la natura, e lo scopo finale è quello di mostrargli, e di renderli soggetti attivi, nel produrre cibo locale. Per loro è prima di tutto un’esperienza di vita”.
Un’esperienza che ha stimolato – spiega Maria Pina Cirillo, Presidente del 3° Circolo – la loro capacità di manipolare. I bambini oggi sono abituati al pc e alla play station, ed hanno smarrito la manualità. Questo progetto è stato per loro come giocare ad un tamagotchi naturale: i ragazzi hanno seguito, passo dopo passo, tutte le fasi instaurando un legame con la natura importante. Entusiasmo e passione sono le chiave”.

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