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10 Settembre 2010
AMBIENTE: CASSONETTI-DISCARICHE, RACCOLTA DEL GRANO CONTAMINATA DAI MIASMI

 Aziende agricole di Via Romana costrette a sopportare da mesi i miasmi dei cassonetti stracolmi dove ogni giorno vengono abbandonate montagne di sporcizia. Va avanti da prima dell’estate la protesta di alcune aziende della zona di Ronchi costrette, in questa delicata fase di raccolta, a portare all’essiccatoio il grano da trasformare in farina per evitare che la polvere e gli odori contamino il prodotto finale. Lì operano infatti alcune aziende che producono farina e alcuni allevamenti. “E’ una indecenza – tuonano gli agricoltori – c’è una peste che non ci si sta. I cassonetti, ed in genere la zona che li ospita, sono diventati una discarica a cielo aperto dove vengono abbandonati rifiuti di ogni genere”. Una situazione che rasenta i limiti della sanità pubblica e che rischia di danneggiare anche la qualità dei raccolti. Le aziende infatti si trovano al confine con la strada principale e con l’area dei cassonetti proprio di fronte a Via Del Duca. “Abbiamo sempre essiccato nell’aia – spiegano – perché qui c’è aria buona e l’ambiente adatto per una farina di qualità, e poi, portare all’essiccatoio il grano per noi è un costo”. Sulla questione è stata chiamata in causa la Coldiretti dopo che le numerose segnalazioni all’Asmiu sono andate a vuoto. “Da alcuni mesi – scrive Coldiretti – e in più occasioni le imprese hanno fatto presente all’Asmiu il problema prima di rivolgersi a noi. Quei cassonetti così come sono lasciati e abbandonati non vanno bene. Ci sono dei rischi per la salute anche delle persone; è necessario un intervento quotidiano oltre che evitare che il malcostume si diffonda. Purtroppo alla base di questa noncuranza c’è semplice maleducazione e il non rispetto degli altri”.

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